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Le città e i castelli nell'alto medioevo

  • Immagine del redattore: Rossana
    Rossana
  • 22 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 lug

Le città e i castelli nell'alto medioevo


Durante i secoli in cui il Sacro Romano Impero si affermò,

le città europee di fondazione romana attraversarono un periodo di profonda crisi.


Molte furono spogliate dalle incursioni barbariche, la diminuzione dei commerci e la scomparsa dell'artigianato ne causarono lo spopolamento, portando all'abbandono o all'uso come rifugio temporaneo, ricovero per animali o fonte di materiali da costruzione.


Castello med

Le città e i castelli nell'alto medioevo


La società feudale emergente non era di tipo cittadino;

il potere dei feudatari era legato al possesso della terra, e le loro corti si stabilivano vicino ai feudi.

Le città impoverite e prive di organizzazione interna, talvolta, mantenevano solo la sede del potere vescovile.




Non a caso, con la ripresa urbanistica nell'XI secolo, il clero era già ben radicato nelle nuove città.


Il simbolo del feudalesimo è il castello.


Sebbene i Romani usassero già i "castella" come accampamenti temporanei, i primi castelli medievali avevano un duplice significato: erano centrali rispetto al territorio e permettevano un controllo militare efficace.


Il castello feudale era una sorta di città fortificata in miniatura.

Al suo interno, nel punto più elevato, sorgeva il mastio, un torrione quadrangolare dove vivevano il feudatario e le sue guardie.


Attorno al mastio si raggruppavano abitazioni, stalle e piccoli laboratori artigiani.


Le vie, strette e tortuose, avevano un andamento radiocentrico, convergendo verso il mastio.


La struttura era completata da una protezione perimetrale, inizialmente una palizzata, poi in muratura.


Purtroppo, non esistono resti di questi primi insediamenti, poiché spesso furono il nucleo per sviluppi successivi, come il Castello di Loches o la sovrapposizione del castello di Langeais.


Oltre ai castelli, anche le abbazie influenzarono profondamente l'organizzazione territoriale dell'Alto Medioevo.


Spesso fortificate e autosufficienti, erano rette da un abate e governavano secondo la regola dell'ordine monastico di appartenenza.


Le città, in questo periodo, rimasero sostanzialmente estranee ai nuovi insediamenti.


Anche i Longobardi in Italia occuparono solo aree marginali delle antiche città romane, riutilizzando minimamente edifici e mura.


Una struttura urbana completamente nuova sarebbe stata eccessiva per una popolazione numericamente scarsa e prevalentemente agricola.

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