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L'Arte paleocristiana: dalla clandestinità al riconoscimento ufficiale

  • Immagine del redattore: Rossana
    Rossana
  • 8 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 16 lug

Di Sconosciuto - http://www.xanthi.ilsp.gr/istos/walls/thesi/thesi_1.htmFrom the 1903 book Die Malereien der Katakomben Roms (Tafeln) by Wilpert, Joseph (1857—1944) — published Freiburg i.Br. https://doi.org/10.11588/diglit.1339#0068, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=515973
Di Sconosciuto - http://www.xanthi.ilsp.gr/istos/walls/thesi/thesi_1.htmFrom the 1903 book Die Malereien der Katakomben Roms (Tafeln) by Wilpert, Joseph (1857—1944) — published Freiburg i.Br. https://doi.org/10.11588/diglit.1339#0068, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=515973

L'arte paleocristiana, sviluppatasi nei territori dell'Impero Romano tra il II e il VI secolo, attinge dalle tradizioni greco-romane e orientali.


Inizialmente, durante il periodo di semi-clandestinità noto come l'era delle catacombe, l'arte si manifesta principalmente attraverso pitture.

Dopo l'Editto di Milano del 313 d.C., promulgato da Costantino, il cristianesimo ottiene il riconoscimento ufficiale, segnando il passaggio a un periodo in cui l'arte assume un carattere più pubblico e monumentale.

Inizialmente, il cristianesimo, una religione priva di immagini proprie derivata dall'ebraismo, adotta figure e simboli della cultura pagana, rielaborandone i significati per un linguaggio criptato comprensibile solo ai credenti. Costantino promuove anche la costruzione dei primi santuari.


Arte paleocristiana

Architettura: dalle Catacombe alle Basiliche

Le catacombe erano cimiteri sotterranei scavati nella roccia, decorati con affreschi.

Con il riconoscimento del cristianesimo, la pittura nelle architetture viene progressivamente sostituita dal mosaico.

Le basiliche paleocristiane nascono dall'esigenza di accogliere un gran numero di fedeli. Non potendo basarsi sui templi pagani, si ispirano alle basiliche civili romane (sale regie usate come mercati e tribunali, con ingressi sul lato lungo e senza un punto focale).

Le basiliche cristiane, invece, presentano un unico ingresso sul lato corto, una pianta rettangolare divisa in 3 o 5 navate da colonne.

Le navate laterali sono più basse e strette di quella centrale, spesso con una pianta a croce latina (con navate e transetto).


Caratteristiche architettoniche:

Facciata a salienti.

Soffitto a capriate (tetto a travi) o a cassettoni.

L'atrio quadrato, o quadriportico (porticato su tutti e quattro i lati del cortile antistante la facciata), si evolve in un padiglione chiamato protiro davanti alla chiesa.

L'abside (spazio semicircolare in fondo alla navata centrale, coperto da una semicupola detta catino) diventa il punto di attrazione. Contiene l'altare (la cui area viene denominata coro), la cattedra (trono papale) del vescovo e i posti per il clero (presbiterio). L'accesso è delimitato da un arco trionfale.


Esempi noti di basiliche


Roma: Santa Costanza (IV sec.), Santa Maria Maggiore (V sec. - 3 navate con colonne ioniche), Santa Sabina (V sec. - 3 navate con colonne corinzie).

Milano: Basilica di Sant'Ambrogio (rifatta in età medievale), San Lorenzo (IV-V sec. - pianta centrale con 3 cappelle).

Costantinopoli: San Giovanni in Studio (V sec. - con matroneo, spazio riservato alle donne).


I battisteri sono monumenti a pianta centrale (rotonda o poligonale) coperti da una cupola, derivati da edifici pagani come terme e mausolei romani.


I Martyrion sono edifici costruiti per conservare il corpo di un martire.

Esternamente, basiliche e battisteri sono spesso semplici, in mattoni senza intonaco. Internamente, invece, sono rivestiti di marmi preziosi, decorazioni a mosaico e colonne con raffinati capitelli scolpiti.


Arte paleocristiana

Scultura e Pittura: funzione e simbolismo

La scultura assume una funzione secondaria, limitandosi principalmente alla scultura funeraria: rilievi su lastre tombali e sarcofagi (tombe per i cristiani ricchi).

Questi si ispirano ai sarcofagi pagani ma incorporano simboli cristiani come la colomba, l'ancora e l'agnello. Un esempio è il Sarcofago di Giunio Basso (IV sec.) a Roma.


La pittura ha una funzione educativa, suggerendo ai fedeli i contenuti della fede cristiana e rappresentando i soggetti nel modo più chiaro possibile. Richiama la pittura pompeiana, con affreschi simbolici nelle catacombe e cicli decorativi a mosaico.


L'iconografia paleocristiana presenta poche figure ricorrenti:

L'orante: figura che invoca Dio con le braccia alzate.

Un'immagine femminile con bambino, identificata come la Madonna con Gesù.

Il Buon Pastore: figura di repertorio pagano che assume il nuovo significato di Cristo che si prende cura del suo gregge (i fedeli).

Il pane e il pesce eucaristici.

La colomba con il ramoscello d'ulivo.

Il monogramma di Cristo.

L'immagine di Cristo: inizialmente raffigurato come un maestro giovane, imberbe, vestito con tunica e toga bianca; successivamente evolve in un uomo maturo con la barba, sul modello tradizionale del filosofo, vestito di porpora, manto e sandali d'oro.

I mosaici sono particolarmente diffusi a Roma e Milano.


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