Città Ellenistiche
- Rossana

- 7 giu
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Aggiornamento: 16 lug
Analisi dettagliata e affascinante delle tre più importanti città ellenistiche: Alessandria d'Egitto, Antiochia di Siria e Pergamo

Città ellenistiche
Il periodo ellenistico ha visto la fioritura di tre città leggendarie, considerate i centri di potere, cultura e ricchezza dell'epoca: Alessandria d'Egitto, Antiochia di Siria e Pergamo.
A differenza delle più compatte polis greche, queste nuove metropoli si distinguevano per la dilatazione degli spazi e la monumentalità dei loro edifici, riflettendo un nuovo modo di concepire il potere e un gusto per lo sfarzo.
Dilatazione degli spazi e monumentalità: riflesso di un nuovo modo di concepire il potere, con uno sfarzo orientale che sostituisce il rigore greco.
Assetto urbanistico ricostruibile: nonostante le devastazioni e gli scarsi resti archeologici, le testimonianze di geografi, storici e letterati greci e romani permettono una ricostruzione precisa.
Alessandria d'Egitto
Fondata da Alessandro Magno nel 332 a.C., fu concepita come la capitale del suo impero e un ponte culturale e commerciale tra Occidente e Vicino Oriente.
La sua pianta a scacchiera ortogonale, probabilmente di derivazione ippodamea e forse progettata da Dinòcrate, aveva la forma di un parallelogramma.
La Via Canòpica, una delle arterie principali, era lunga oltre 4 km.
La città, con una superficie di quasi 900 ettari e oltre mezzo milione di abitanti al suo apice, era circondata da imponenti mura.
L'isola di Faro, collegata da una diga di 1200 metri (l'Eptastadio), ospitava il celebre Faro, una delle Sette Meraviglie del Mondo. Alessandria era anche un centro di sapere, famosa per la sua Biblioteca, che conteneva centinaia di migliaia di manoscritti, e il Museo, una sorta di università antica.
Posizione: a ovest del delta del Nilo, su una lingua sabbiosa tra la costa mediterranea (di fronte all'isola di Faro) e la palude Mareòtide.
Progettata forse da Dinòcrate, riprende la disposizione a scacchiera ortogonale di ispirazione ippodamea. Forma simbolica della clàmide macedone (parallelogramma).
Via Canòpica: Lunga oltre 4000 metri e larga almeno trenta, porticata, incrociava ortogonalmente una delle direttrici minori.
Piazza centrale: Non al centro, ma spostata verso la costa per sottolineare l'importanza del mare per commercio e vita cittadina.
Dimensioni e popolazione: Circondata da mura di circa 15 km, con una superficie di quasi 900 ettari. Al massimo splendore, contava oltre mezzo milione (forse fino a un milione) di abitanti. La struttura a scacchiera permetteva uno sfruttamento razionale del territorio.
Isola di Faro: Collegata alla terraferma dall'Eptastadio (una diga di oltre 1200 metri), strategica per i due porti principali (Eunòsto e Magno) e per il celeberrimo Faro, una delle Sette Meraviglie del Mondo antico, alto almeno un centinaio di metri e visibile da oltre 50 km.
Famosa per la Biblioteca (il primo deposito del sapere filosofico e scientifico, con almeno 800.000 manoscritti prima della distruzione nel 48 a.C.) e il Museo (una sorta di fondazione universitaria per scienziati e sapienti). Entrambi voluti da Tolomeo I Sotèr.
Antiochia di Siria
Fondata nel 301 a.C. da Seleuco I Nicatóre, generale di Alessandro Magno, si estendeva tra il fiume Oronte e il monte Silpio.
Strategicamente posizionata per controllare le vie di comunicazione, presentava anch'essa un reticolo viario di tipo ippodameo, con strade longitudinali parallele all'Oronte.
Le sue imponenti mura circondavano sia l'intera città sia i suoi quattro quartieri.
Al suo massimo splendore, raggiunse quasi mezzo milione di abitanti ed era ricca di templi, fontane e giardini.
Pergamo
Anche se di dimensioni minori rispetto ad Alessandria e Antiochia, Pergamo si distinse per la sua straordinaria conformazione urbanistica e la ricchezza dei resti monumentali.
La sua posizione su una ripida collina impedì l'applicazione della pianta a scacchiera, portando a uno sviluppo basato su terrazzamenti e slarghi, collegati da scalinate e portici. L'Acropoli, la parte più antica, ospitava edifici significativi come il teatro, la biblioteca, il Tempio di Atena e l'Altare di Zeus.
La città si espanse poi con una "città mediana" (con ginnasi e agorà) e una "città nuova" nel fondovalle, che iniziò a mostrare influenze romane dopo il 133 a.C.
Queste città, pur con le loro specificità, rappresentino l'evoluzione del concetto urbano nell'età ellenistica, passando da una struttura compatta a una più espansa e monumentale, che riflette i nuovi ideali di potere e sfarzo delle corti reali.



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