top of page

Episodio di Apprendimento Situato (EAS)

  • Immagine del redattore: Rossana
    Rossana
  • 11 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 16 lug

EAS
EAS

Il concetto di Episodio di Apprendimento Situato (EAS), secondo la definizione di Rivoltella, rappresenta l'unità minima dell'agire didattico dell'insegnante, fungendo da fulcro per l'organizzazione dell'intera didattica.


Un EAS è un oggetto di apprendimento (LO) autonomo e circoscritto, finalizzato alla progettazione di esperienze di apprendimento situato.


Promuove l'apprendimento significativo attraverso compiti autentici ed è strutturato in tre fasi distinte.


Le Tre Fasi dell'EAS


  1. Fase Preparatoria (Logica didattica: Problem Solving)


    Insegnante: Assegna compiti, espone il framework concettuale, fornisce stimoli e consegna le istruzioni.


    Studente: Svolge i compiti, ascolta, legge e comprende.

    Il lavoro a casa in questa fase serve a recuperare e rafforzare i prerequisiti, far emergere le rappresentazioni sul nuovo oggetto di studio, collegare i nuovi contenuti alle esperienze pregresse, familiarizzare con il lessico e favorire una prima ricognizione esplorativa.


  2. Fase Operatoria (Logica didattica: Learning by Doing)


    Insegnante: Definisce i tempi dell'attività e organizza il lavoro individuale o di gruppo.


    Studente: Produce e condivide un "artefatto".

    L'attività consiste in un lavoro individuale o di piccolo gruppo,

    la produzione di un artefatto in tempi brevi, la condivisione interna (ed esterna) e si svolge in una dimensione laboratoriale.


  3. Fase Ristrutturativa (Logica didattica: Reflective Learning)


    Insegnante: Valuta gli artefatti, corregge le misconcezioni e fissa i concetti.


    Studente: Analizza criticamente gli artefatti e sviluppa una riflessione sui concetti attivati. Questa fase è il "tempo dell'apprendimento", un passaggio dal fare al riflettere sul fare, per riappropriarsi del senso dell'attività e creare significato attraverso la condivisione.


EAS come Approccio Integrato e Didattica Saggia


Rivoltella considera il metodo EAS un approccio integrale e integrato all'insegnamento.


Sebbene trovi applicazione preferenziale nell'uso di dispositivi digitali mobili, la sua efficacia prescinde dalla loro presenza.


Questo metodo si lega alla Didattica Saggia, che riconcettualizza la tecnologia come risorsa culturale "normale" per la didattica (es. l'uso di cellulari in classe) e valorizza le competenze informali degli studenti rendendole funzionali agli apprendimenti scolastici.


I Tre Scenari di Base dell'Apprendimento Umano


Il metodo EAS ottimizza i tre scenari di base dell'apprendimento umano, supportati dalle neuroscienze:


  1. Esperienza


    Operativa nella fase preparatoria (quando lo studente affronta il compito e le difficoltà) e nella fase operatoria (risolvendo problemi tramite produzione).


  2. Modellamento


    Presente in tutte e tre le fasi: nella preparatoria (esempi dell'insegnante, situazioni-stimolo), nella operatoria (attività collaborative/cooperative per confronto tra studenti) e nella ristrutturativa (indicazioni di sintesi dell'insegnante, considerazioni degli studenti).


  3. Ripetizione: Consentita dal ritorno ricorsivo sullo stesso concetto: nel lavoro domestico, nel framework concettuale, nell'attività in aula e nel debriefing.

    La condivisione e discussione in classe rinforzano ulteriormente la persistenza dei concetti.



Il Debriefing: Obiettivi e Oggetto


Il debriefing è il momento conclusivo della fase ristrutturativa e ha come obiettivi principali:


-crescere in conoscenza

-ottimizzare la condivisione delle informazioni

-fondere l'azione sulla partecipazione

-orientarsi all'innovazione attraverso la trasformazione

-riflettere sulla storia e apprendere dall'esperienza


L'oggetto del debriefing è l'analisi dell'esperienza, integrando:


aspetti interni: emozioni

aspetti esterni: fatti e azioni.

dimensione temporale: passato, presente e futuro.

dimensione sociale: confronto tra punto di vista soggettivo e collettivo.

Commenti


bottom of page