Learn Italian with podcasts: San Satiro a Milano
- Rossana

- 23 juil.
- 3 min de lecture

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San Satiro a Milano – L'illusione perfetta del Bramante
Oggi sveleremo uno dei segreti più ingegnosi e sorprendenti che la città custodisce.
Stiamo per addentrarci nel mondo dell'illusione, della prospettiva e del genio rinascimentale, visitando la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro.
Preparatevi a essere ingannati, ma in modo meraviglioso!
La storia di San Satiro è intrisa di leggenda e devozione.
Tutto ebbe inizio con un piccolo sacello, una cappella, dedicata a San Satiro, fratello di Sant'Ambrogio, uno dei santi patroni di Milano.
Si narra che qui, già nel IX secolo, fosse venerata un'immagine della Madonna con Bambino.
Ma il vero punto di svolta arriva nel 1478.
La leggenda vuole che un disperato, accecato dalla rabbia, colpì con un pugnale l'immagine della Vergine, che incredibilmente sanguinò.
Questo evento miracoloso scatenò una straordinaria ondata di devozione, portando alla decisione di costruire un santuario degno di ospitare e venerare un'immagine così prodigiosa.
Ed è qui che entra in scena uno dei giganti del Rinascimento italiano, un architetto e pittore che avrebbe lasciato un segno indelebile non solo a Milano, ma in tutta Italia:
Donato Bramante.
Immaginate la situazione.
Il cantiere della nuova chiesa, dedicata a Santa Maria, doveva sorgere proprio accanto all'antica cappella di San Satiro.
Il problema? Lo spazio. Il terreno disponibile era estremamente limitato, soprattutto in profondità, dove normalmente si sarebbe sviluppata l'abside, la parte terminale e semicircolare della chiesa.
Era un ostacolo insormontabile per chiunque altro, ma non per Bramante.
Ed è qui che il genio del Rinascimento si manifesta in tutta la sua potenza.
Bramante, con la sua profonda conoscenza della prospettiva lineare, sviluppata da Brunelleschi e Alberti, realizza qualcosa di straordinario: una finta abside.
Quando entrerete in San Satiro, vi troverete di fronte a un'abside che sembra profonda, spaziosa, maestosa, con volte a botte che si susseguono e colonnati che si ritirano in profondità.
Vi sembrerà di avere davanti a voi almeno una decina di metri di spazio.
La profondità reale di quella finta abside è di soli 97 centimetri! Meno di un metro!
Bramante, con l'aiuto della pittura e di elementi architettonici abilmente scolpiti in rilievo,
ha creato una prospettiva così convincente da ingannare completamente l'occhio umano.
Le colonne sono solo accennate, le volte sono dipinte, eppure l'effetto è di una profondità sorprendente.
È un tour de force di ingegno, un vero e proprio "trompe l'oeil" architettonico.
Ma San Satiro non è solo l'abside di Bramante.
La chiesa è un capolavoro a tutto tondo.
La pianta è a croce latina, con tre navate e un'elegante cupola che sovrasta il transetto, attribuita a Giovanni Antonio Amadeo, un altro grande architetto del tempo.
Osservate la facciata, che sebbene sia stata rifatta in stile neorinascimentale nel XIX secolo, conserva un suo fascino.
Ma il vero cuore architettonico è all'interno.
La luce che filtra dalle finestre esalta le linee pulite e armoniose, tipiche del Rinascimento lombardo.
E non dimentichiamo l'antica Cappella di San Satiro, incorporata nella nuova costruzione.
Qui potrete ammirare un pregevole gruppo scultoreo in terracotta di Agostino de' Fonduli, che raffigura il "Compianto sul Cristo Morto".
È un luogo di profonda spiritualità, che ricorda le radici millenarie di questo sito.
Anche il campanile, romanico, è un elemento che spicca e testimonia la stratificazione storica del luogo.
Visitare Santa Maria presso San Satiro è un'esperienza unica.
Non è solo ammirare un edificio religioso, ma è entrare in contatto con il genio di un'epoca che ha saputo fondere arte, scienza e fede in modo sublime.
È un'occasione per riflettere su come l'ingegno umano possa superare i limiti fisici e creare bellezza anche nelle condizioni più difficili.
È un luogo che ti invita a guardare oltre l'apparenza, a dubitare di ciò che i tuoi occhi ti mostrano e a scoprire la magia che si cela dietro ogni angolo.
In un mondo sempre più digitale, dove le illusioni sono create con la tecnologia,
San Satiro ci ricorda che la meraviglia e l'inganno possono essere realizzati con la sola forza della mente e dell'arte.
Quindi, la prossima volta che vi trovate a Milano, tra un'immersione nel lusso di Via Montenapoleone e una visita al Duomo, prendetevi qualche minuto per esplorare questa incredibile perla nascosta.
La Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, in Via Speronari, è lì ad aspettarvi per mostrarvi la sua illusione perfetta e farvi riflettere sulla potenza dell'ingegno umano.
Spero che questa puntata vi abbia incuriosito e vi abbia spinto a scoprire di persona questa meraviglia milanese.
Grazie per avermi seguito e appuntamento alla prossima puntata!


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