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Learn Italian with podcasts: la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano

  • Autorenbild: Rossana
    Rossana
  • 19. Aug.
  • 2 Min. Lesezeit

Learn Italian with podcasts: la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano


Learn Italian with podcasts: la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano




Learn Italian with podcasts: la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano

Learn Italian with podcasts: la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano





Ciao a tutti e benvenuti ad una nuova puntata del mio podcast.


Oggi vi porto con me nel cuore di Milano, per scoprire una delle sue chiese più antiche e affascinanti: la Basilica di Sant'Ambrogio.


Non è solo un luogo di culto, ma un vero e proprio scrigno di storia, arte e leggende, che affonda le sue radici nel IV secolo.


Per capire Sant'Ambrogio, dobbiamo prima conoscere l'uomo da cui prende il nome, Sant'Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397.


Fu lui, una figura di straordinaria importanza per la storia della Chiesa e dell'Impero romano, a volere la costruzione di questa basilica.


Inizialmente, venne chiamata Basilica Martyrum (Basilica dei Martiri), per onorare i cristiani che avevano perso la vita durante le persecuzioni.


Al suo interno, Ambrogio stesso depose i corpi dei santi Gervasio e Protasio, e fu poi sepolto egli stesso in questo luogo.


Quello che vediamo oggi è il risultato di secoli di trasformazioni, ma l'aspetto attuale della basilica è prevalentemente romanico, risalente al IX-XII secolo.


È un magnifico esempio di romanico lombardo, caratterizzato dall'uso del mattone e da forme solide e imponenti.


Appena si entra, si viene accolti dall'atrio di Ansperto, un ampio cortile porticato che un tempo serviva da luogo di incontro e catechismo per i catecumeni (coloro che si preparavano al battesimo).


Le sue arcate e i capitelli scolpiti raccontano storie e simboli, creando un'atmosfera di profonda spiritualità e raccoglimento.


All'interno, la chiesa è divisa in tre navate.


La cripta è un luogo di grande suggestione, dove si possono ammirare le spoglie dei santi Ambrogio, Gervasio e Protasio, conservate in un'urna di cristallo.


Ma il vero fulcro della basilica è l'altare d'oro, un capolavoro dell'arte ottoniana realizzato nel IX secolo da Vuolvinio. Le sue lamine d'oro e d'argento, finemente lavorate, raffigurano scene della vita di Cristo e di Sant'Ambrogio.


Non si può poi non menzionare il ciborio, un baldacchino che sovrasta l'altare, sostenuto da quattro colonne di porfido.

I suoi stucchi del X secolo sono un'altra meraviglia artistica, testimonianza dell'abilità degli artigiani dell'epoca.


Passeggiando per la basilica, prestate attenzione ad alcuni dettagli particolari.


Il Serpente di Mosè: All'interno del portico si trova una colonna con un serpente in bronzo. La leggenda vuole che sia lo stesso serpente di bronzo che Mosè portò in salvo dal deserto.


La Colonna del Diavolo: Sul lato destro della basilica, c'è una colonna con due fori. Secondo un'altra leggenda, Sant'Ambrogio e il diavolo si sarebbero scontrati in quel punto. Il diavolo, cercando di colpire il santo, avrebbe infilzato la colonna con le sue corna, lasciando i due buchi.


La Basilica di Sant'Ambrogio è un luogo che va visitato con calma, per cogliere ogni singolo dettaglio, per ascoltare il silenzio dei secoli e per sentire l'eco della storia di Milano.


È un luogo dove il passato e il presente si fondono, offrendo a tutti un'esperienza indimenticabile.


Spero che questo racconto vi abbia incuriosito e vi spinga a visitarla di persona.

Ci sentiamo al prossimo episodio!

 
 
 

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